Sicurezza scuola. L’allarme di Cittadinanzattiva

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Tra agosto 2019 e novembre 2020, Cittatidanzattiva ha registrato 50 episodi tra crolli, distacchi di intonaco, caduta di finestre, muri di recinzione e alberi in prossimità delle scuole.

Dai dati emerge come dal 2013 ad oggi ci sono stati 326 episodi simili e in questo anno scolastico sono già 11.

Delle scuole che si trovano in zone sismiche o a rischio idrogeologico, ben 4.176 hanno inoltrato richieste di finanziamento al Ministero dell’Istruzione per effettuare le verifiche di vulnerabilità sismica, ma le indagini finanziate sono 1.564 a fronte di 2.612 non finanziate (oltre il 60%) per mancanza di fondi. Cittadinanzattiva ha anche monitorato la situazione della scuola durante la pandemia, durante la quale moltissimi istituti lamentando mancanza di personale docente e di collaboratori scolastici. Prescuola e post scuola, ma anche servizio mensa e tempo pieno sono stati i servizi maggiormente “tagliati”.

La crisi pandemica non può far passare in secondo piano i problemi annosi della scuola: edilizia, digitalizzazione, qualità dell’insegnamento e dell’apprendimento, dispersione, estensione dei servizi della fascia 0-6”, dichiara Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva. “Riguardo all’edilizia entro il prossimo biennio occorre intervenire a tappeto con le indagini diagnostiche di soffitti e solai e relativi interventi, stanziando 150 mln di euro all’anno per scongiurare tragedie e danni provocati dai troppi ed incontrollabili episodi di crollo; è necessario prorogare i poteri commissariali a Sindaci e Presidenti di Provincia perché accelerino gli interventi con i fondi a disposizione, visti i ritardi nel loro utilizzo; è indispensabile puntare su adeguamento sismico-efficientamento energetico degli edifici in zone sismiche a rischio elevato e, ove non sia possibile né conveniente, costruire nuovi edifici con criteri innovativi, come nelle zone colpite dal sisma 2016, con piani a medio termine grazie ai fondi di New Generation EU”.

(da InfoDocenti.it)

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