24 Mar
Il senatore Mario Pittoni , dopo aver analizzato Il Piano nazionale di rilancio e resilienza , mette in evidenza come nel testo non ci sia traccia della stabilizzazione dei precari.
Il riferimento alle normative europee
Secondo lo stesso sentore le normative europee parlerebbero chiaro circa la stabilizzazione dei precari. Queste le sue affermazioni: “Eppure la normativa e la giurisprudenza dell’Unione europea indicano inequivocabilmente che il datore di lavoro ha l’obbligo di non reiterare all’infinito contratti a tempo determinato e, conseguentemente, di stabilizzare il personale che per un triennio sia stato destinatario di contratti a termine su posti vacanti e quindi attribuibili, invece, a tempo indeterminato e la scuola non esula da tale contesto“.
“Il Piano nazionale di rilancio e resilienza, anche nell’ultima versione dello scorso 11 marzo, presenta un grave vulnus: non si parla di stabilizzazione dei docenti precari“.
Pittoni sul vincolo quinquennale dei possibili immessi nei ruoli
Il senatore , su facebook , interviene sulla questione del vincolo quinquennale: “spazzeremo via il vincolo quinquennale. È solo questione di tempo. Per la soluzione a suo tempo illustrata a forze politiche e sindacati, siamo ormai fuori tempo massimo. Ci sono, comunque, ancora margini d’intervento. Il vincolo quinquennale è un problema reale. Non si può ignorare.”
“Il meccanismo attuale, infatti, non solo colpisce l’interesse individuale di chi aspira a ricongiungersi alla famiglia. Mette a rischio pure l’interesse pubblico di assicurare la massima copertura delle cattedre vacanti con personale di ruolo. Vi sono aree del Paese dove lo stipendio non riesce più a coprire i costi della mobilità e decine di migliaia di cattedre finiscono affidate a personale supplente”.