15 Ott
Il coordinatore nazionale, Rino Di Meglio, commenta i dati della ventunesima edizione di Ecosistema Scuola“
La fotografia scattata da Legambiente sulla qualità dell’edilizia scolastica e dei servizi ritrae, purtroppo, una situazione che si è ormai cristallizzata nel tempo e che conferma per l’ennesima volta l’inaccettabile divario tra il Nord e il Sud del nostro Paese. Edifici fatiscenti, che soprattutto nel Mezzogiorno non rispondono ai necessari requisiti strutturali, rappresentano un autentico vulnus del sistema scolastico italiano. La carenza di spazi idonei è, soltanto per citare un esempio, una delle cause del sovraffollamento delle aule, problema atavico della nostra scuola. Ci auguriamo che le risorse del Pnrr stanziate per la messa in sicurezza e la riqualificazione delle scuole vengano impiegate cum grano salis e che i progetti finanziati vengano poi conclusi”. Così il coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti, Rino Di Meglio, commenta i dati della ventunesima edizione del rapporto ‘Ecosistema Scuola’ presentati oggi.
“Vale la pena ricordare, citando sempre Legambiente nell’edizione precedente dello stesso rapporto, che dal 2014 al 2020, su 6.547 progetti previsti, 4.601 sono stati finanziati ma solo 2.121 sono stati portati a termine. A fare da specchio a questi numeri – prosegue Di Meglio – è lo scarto significativo tra le risorse messe a disposizione per la realizzazione delle opere e la spesa effettiva: a fronte di uno stanziamento totale pari a 3.359.614.000 euro, l’importo complessivo finanziato ammonta a 2.416.370.000 euro mentre la cifra finanziata per i progetti avviati si riduce a 1.415.747.000 euro. Appare evidente, dunque, il corto circuito che si innesca nel percorso compiuto da questi fondi e che, provocando una dispersione di risorse, nega al sistema dell’edilizia scolastica opportunità di crescita e sviluppo. L’auspicio, dunque, – conclude il coordinatore nazionale della Gilda – è di lasciarci finalmente alle spalle la burocrazia, le incompetenze gestionali e talune criticità che lastricano di ostacoli la strada seguita dagli enti locali per poter utilizzare al meglio i fondi stanziati”.