03 Apr
La notizia c’è e riguarda il futuro, il post Covid e l’uscita dal tunnel. Tutto nasce da uno scenario che ancora i giornali non raccontano, ma che è già realtà diffusa nei paesi scandinavi: la sanificazione dell’aria degli ambienti di lavoro e di scuola, dei mezzi di trasporto e degli uffici pubblici. Ricorderete la Svezia, già refrattaria al lockdown, con locali e piste da sci mai chiusi, con regole e prudenze tutte sue nelle vaccinazioni (Astra Zeneca solo gli over 65!), ebbene, quel paese, che ha avuto solo in parte la seconda ondata del Covid-19 (Ricolfi, La notte delle ninfee) e neppure la terza, sta investendo strutturalmente sul futuro del post Covid. Limitandoci alle scuole, ogni aula, palestra, laboratorio e sala insegnanti o ricevimento è stata fornita di un sanificatore d’aria col sistema dei raggi ultravioletti, capace di abbattere i virus con un’efficacia quasi totale e uno dei brevetti più diffusi è di una ditta italiana, che produce il suo piccolo apparecchio sanificatore a un costo assolutamente inferiore a quello di un solo banco a rotelle.
Certo, in Svezia fa freddo, si può obiettare e non si possono aprire le finestre come da noi. Obiezione ragionevole, soprattutto per la bella stagione e le aule ben finestrate, ma non sempre praticabile. Del resto, la strategia fondamentale del ricambio dell’aria nel prevenire il contagio è stata ricordata in un virale articolo del New York Times sull’importanza di aprire le finestre (While opening windows is a key to reopening schools, NYT, 26/2/21). Quindi, appello primaverile, aprite le finestre, ma per il ritorno dell’autunno ancora nulla è previsto, ecco perché è interessante l’esperienza svedese. Quello che colpisce è soprattutto lo sguardo al futuro, che sarà immunizzato ma non sgombro da virus, è l’idea di assecondare i movimenti degli alunni in un ambiente sicuro piuttosto che immobilizzarli in una improbabile monade di banco a rotelle. La domanda finale è quasi spontanea: cosa aspettiamo anche noi a predisporre il futuro per le nostre scuole?! Dopo il Covid nulla sarà più come prima, ma il ritorno alla normalità è un passo ordinario, come la sanificazione dell’aria, da compiere in tempi straordinari …