La ministra non risponde alle nostre domande sulla sicurezza. Si parla di un metro statico, ma io non conosco bambini statici.

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Dire, come fa la ministra, che a settembre si aprirà in serenità. Non è così. Due settimane fa ha detto che è stato messo a disposizione dei dirigenti di un ‘cruscotto’ per misurare gli spazi di ogni aula. Ieri, invece, ha detto che devono segnalare i problemi. Quindi il ‘cruscotto’ non c’è.
La verità è che si fa solo il solito ‘scarica barile’. E noi siamo tra i capri espiatori.
Come cittadino ed insegnante ho una grandissima preoccupazione per la riapertura. Per stare in sicurezza servono spazio e personale. Ad oggi, sono stati addirittura ridotti gli organici, ridotti i posti di potenziamento. E allora? Prima riduciamo i posti e poi ne diamo una manciata a settembre?
Si parla di ore di lezione di 40 minuti, ma è una cosa assurdi: significa semplicemente mascherare la riduzione del tempo scuola. Si fa finta di dare le stesse lezioni, ma poi si riduce il tempo scuola.
Quello che non si dice è come si fa, in una scuola di 2 mila alunni, ad evitare assembramenti. Sono imprese difficili. Cosa ben diversa è quella degli istituti nei piccoli Comuni.

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