Il Ministro proclama: Obiettivo raggiunto. Ma a quale prezzo!?

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L’obiettivo è stato raggiunto o forse no. Era quello di avere tutti gli Insegnanti in cattedra il 1° settembre.

E tutte le nomine in ruolo sono state fatte entro il 31 agosto.

Per le supplenze annuali, che sono centinaia in provincia, l’Amministrazione si è concessa una proroga di alcuni giorni.

Che poi sono diventati parecchi giorni pare per malfunzionamento dell’algoritmo che avrebbe dovuto effettuare le nomine in automatico.

Quella proroga che aveva negato ai Precari per completare le domande di GPS, nonostante le pressanti richieste dei Rappresentanti dei Lavoratori, se la è presa essa Amministrazione.

Ancora una volta due pesi e due misure: da un lato il Dipendente che deve osservare puntualmente e al millimetro le disposizioni e le scadenze salvo gravi penalizzazioni come, in questo caso, restare fuori da questa procedura e di perdere ogni possibilità di nomina.

Dall’altra l’Amministrazione che tranquillamente ignora e viola le norme (e le scadenze) che essa stessa si è data.

Dicevamo a quale prezzo.

Il prezzo che i Precari in particolare hanno pagato è stato di stare per tutta l’estate in pre-allerta e in allarme: forse l’avviso esce oggi, no forse domani o ancora domani l’altro.

E quindi incollati tutta l’estate al computer e al telefonino in attesa di notizie.

E poi. Ci concederanno 4 giorni per fare scelte spesso fondamentali quasi vitali, o 3 giorni; poi finisce che i giorni sono 2 sabato e domenica compresi.

E frattanto il sistemone del Miur andava spesso in tilt talvolta per lunghi periodi.

Così abbiamo saputo di Colleghe/i che per completare la procedura e non essere esclusi, hanno lavorato la notte riuscendo finalmente alle 3 del mattino a raggiungere l’agognata meta che andava conquistata improrogabilmente in 11 giorni!

Una procedura lunga e farraginosa.

Tutto questo per non perdere l’occasione di aspirare ad un agognato posto di lavoro di ruolo o semi-stabile.

Senza che vi sia stato il minimo rispetto per la dignità e la professionalità delle persone.

Un prezzo salato hanno pagato anche gli impiegati degli Uffici Scolastici i quali hanno passato l’estate, loro pure senza ferie, affogati di lavoro con le operazioni, gli adempimenti e le scadenze che si sovrapponevano e accavallavano in continuazione.

(pinciu)

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