05 Ago
Sì alla vaccinazione anti Covid come raccomandazione per tutelare la propria e l’altrui salute, no all’immunizzazione imposta in maniera surrettizia con l’introduzione del green pass obbligatorio. Questa la posizione della Gilda degli Insegnanti in merito alla questione all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri convocato per oggi pomeriggio.
“Riteniamo illogico fissare l’obbligo vaccinale per il personale scolastico ma non per la ben più folta platea studentesca – afferma il coordinatore nazionale Rino Di Meglio – considerato che, al contrario dell’ambito sanitario, sono gli studenti a costituire un potenziale veicolo di contagio per gli insegnanti e non viceversa”.
Secondo Di Meglio, l’introduzione di questo obbligo dimostra palesemente il fallimento dei protocolli di sicurezza finora adottati per contrastare la diffusione del contagio nelle scuole “e fin dall’inizio giudicati fallaci dalla Gilda che perciò non li ha sottoscritti”.
“Tutti i virologi concordano nell’asserire che la misura di prevenzione più importante sia il distanziamento sociale, purtroppo inapplicabile, però, nella maggior parte degli istituti scolastici italiani – sottolinea Di Meglio – a causa della mancata volontà politica di ridurre il numero massimo di alunni per classe. Senza adeguati spazi dove poter attuare il distanziamento previsto dalle norme di sicurezza – conclude il coordinatore nazionale – anche la gestione del prossimo anno scolastico si preannuncia molto difficile. Con buona pace dell’obbligo (vaccinale) di green pass”.