Gilda su formazione obbligatoria. “Significa imporre agli insegnanti di lavorare gratuitamente”

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Le dichiarazioni sono del coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti Rino Di Meglio : “con l’emanazione del decreto sulla formazione obbligatoria sul sostegno, assistiamo all’ennesimo scavalcamento delle prerogative contrattuali – invasione di campo da parte di un governo al quale, forse, giova ricordare che in tutti gli ambiti lavorativi l’aggiornamento professionale rientra nell’orario di servizio prestato e, dunque, come tale deve essere considerato a livello retributivo

Secondo lo stesso coordinatore : escludere le 25 ore di formazione obbligatoria dal monte delle 40 ore delle attività funzionali all’insegnamento e non prevedere alcun esonero significa imporre agli insegnanti di lavorare gratuitamente, è una condizione inaccettabile che appartiene ad epoche lontane in cui vigeva la schiavitù”.

Di Meglio conclude: l’unico finanziamento previsto consiste in 10 milioni di euro destinati alla realizzazione dei corsi, cioè all’organizzazione delle attività e alla retribuzione dei formatori. Nulla è stanziato per retribuire l’impegno lavorativo dei docenti – le scuole dovranno compiere uno sforzo per reperire risorse aggiuntive dal Fondo di istituto oppure dovranno utilizzare l’orario destinato alle riunioni collegiali. Se in qualche scuola si tentasse di ricorrere al ‘volontariato obbligatorio’,  intraprenderemo azioni legali per ottenere la retribuzione che spetta di diritto”.

 

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