27 Lug
Il Ministero dell’istruzione ha pubblicato il decreto 188 del 21 giugno 2021. Nello stesso , sono contenute importanti indicazioni sulla formazione del personale docente ai fini dell’inclusione degli alunni con disabilità.
La partecipazione alle attività formative sarà obbligatoria e senza esonero dal servizio. Le attività formative obbligatorie saranno oggetto di indicazioni operative fornite dalle “scuole-polo per la formazione” e da parte della “Direzione generale per il personale scolastico”.
Modalità di svolgimento
Gli interventi di cui al comma 1 si articolano in unità formative, con un impegno complessivo pari a 25 ore, che potrà essere sviluppata in:
a. formazione in presenza e/o a distanza,
b. sperimentazione didattica documentata e ricerca/azione,
c. lavoro in rete,
d. approfondimento personale e collegiale,
e. documentazione e forme di restituzione/rendicontazione,
f. progettazione.
Per ciascuna unità formativa sarà necessario garantire un minimo di 17 ore di formazione in
presenza e/o a distanza (punto a) e 8 ore di approfondimenti, con le modalità di cui ai punti
da b) a f).
Le accese proteste del sindacato Gilda degli insegnanti
Sulla questione è intervenuto Rino Di Meglio , coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti : “con l’emanazione del decreto sulla formazione obbligatoria sul sostegno, assistiamo all’ennesimo scavalcamento delle prerogative contrattuali – invasione di campo da parte di un governo al quale, forse, giova ricordare che in tutti gli ambiti lavorativi l’aggiornamento professionale rientra nell’orario di servizio prestato e, dunque, come tale deve essere considerato a livello retributivo“
Secondo lo stesso coordinatore : “escludere le 25 ore di formazione obbligatoria dal monte delle 40 ore delle attività funzionali all’insegnamento e non prevedere alcun esonero significa imporre agli insegnanti di lavorare gratuitamente, è una condizione inaccettabile che appartiene ad epoche lontane in cui vigeva la schiavitù”.