27 Feb
Non cambiano le regole per gli spostamenti, neanche per Pasqua, col nuovo dpcm al vaglio delle autorità di governo e che sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile. Sono le stesse del precedente dpcm, dunque sull’intero territorio nazionale è vietato ogni spostamento in entrata e in uscita tra i territori di diverse regioni o province autonome, salvi gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute. È comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.
In casa anche non conviventi
Nella bozza del nuovo dpcm sull’emergenza coronavirus viene cancellata la misura – citata nel precedente documento, secondo cui – “con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza”.
Coprifuoco
“Dalle ore 22,00 alle ore 5,00 del giorno successivo sono consentiti esclusivamente gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative, da situazioni di necessità ovvero per motivi di salute”, si legge nella bozza del nuovo dpcm. “E’ in ogni caso fortemente raccomandato, per la restante parte della giornata, di non spostarsi, con mezzi di trasporto pubblici o privati, salvo che per esigenze lavorative, di studio, per motivi di salute, per situazioni di necessità o per svolgere attività o usufruire di servizi non sospesi”.
Con la febbre non si può uscire
“I soggetti con infezione respiratoria caratterizzata da febbre (maggiore di 37,5°) devono rimanere presso il proprio domicilio, contattando il proprio medico curante”. E’ quanto si prevede nella bozza del nuovo dpcm.
Riaprono cinema e teatri
Via libera del Comitato tecnico-scientifico al protocollo presentato dal ministro Franceschini, redatto con le associazioni di settore, per la riapertura in sicurezza di cinema e teatri. L’obiettivo, come chiesto dal ministro, è di riaprire il 27 marzo, giornata mondiale del Teatro: già mercoledì il Cts aveva accolto l’impianto di massima e sottolineato la prospettiva della riapertura a fine marzo, ma si farà il punto sulla situazione epidemiologica due settimane prima. Il Cts, a quanto si apprende, ha indicato una serie di paletti, a partire dal fatto che l’apertura sarà possibile solo nelle regioni in zona gialla e comunque non oltre le 22. Oltre a una serie di indicazioni sulla capienza massima, e l’obbligo di indossare sempre la mascherina (almeno chirurgica).
In un tweet il ministro della Cultura, Dario Franceschini, ha confermato che “Il confronto con il CTS e le integrazioni ai protocolli di sicurezza potranno consentire, in zona gialla, la riapertura di teatri e cinema dal 27 marzo, Giornata mondiale del teatro, e l’accesso ai musei su prenotazione anche nei week end”.
(da LinkOristano)