Cosa è il Fondo Espero.

Condividi con chi vuoi:

Per i dipendenti della scuola, docenti e personale Ata, ma anche per i loro familiari, c’è la possibilità di al fondo pensionistico integrativo di categoria ESPERO.

A questo proposti è opportuno chiarire che dal 1996 in poi, per chi aveva meno di 18 anni di contributi e dal 2012 per tutti i dipendenti, il regime di calcolo della pensione è “contributivo”. L’assegno pensionistico è corrisposto in base ai contributi effettivamente versati. Questo ha ridotto sensibilmente l’importo della pensione, tra il 30 e il 40% in meno rispetto al sistema retributivo, quindi in molti ricorrono ai fondi pensione che potranno costituire un’integrazione del reddito.

Per il settore scuola è stato istituito il fondo Espero che prevede la possibilità di contribuire all’integrazione della propria pensione partendo da un minimo dell’1% del lordo del proprio stipendio ad un massimo dell’11% . Oltre alla contribuzione del dipendente, il datore di lavoro, nel caso dei docenti della scuola pubblica statale il Ministero, versa nel fondo un’ulteriore contributo pari all’1% della retribuzione. Le somme versate nel fondo sono deducibili dal reddito. Espero offre la possibilità di creare un fondo anche per i familiari a carico. Il TFR viene invece versato virtualmente nella gestione INPS ex INPDAP

LE PRESTAZIONI DEL FONDO

Prima del pensionamento, dopo almeno 8 anni di iscrizione al fondo è possibile richiedere un’anticipazione nei seguenti casi:

    • acquisto o ristrutturazione della prima casa per sé o per i figli
    • spese sanitarie e interventi straordinari riconosciuti dalle strutture pubbliche competenti
    • spese sostenute durante la fruizione dei congedi per la formazione continua.

L’anticipazione può riguardare anche solo una parte di quanto versato, ma non è possibile riscattare la quota riguardante i contributi TFR versati virtualmente.

Dopo il pensionamento

E’ possibile optare per:

    • Rendita vitalizia semplice.
    • Rendita reversibile.
    • Rendita certa per 5 o 10 anni e successivamente vitalizia.
    • Rendita con restituzione del capitale residuo.
    • Rendita con raddoppio dell’importo in caso di perdita dell’autosufficienza.

Ulteriori informazioni è possibile reperirle sul http://www.fondoespero.it/

 

 

Condividi con chi vuoi:
Tags: