Bianchi. “Problema non si risolve con due settimane in più a giugno”

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Il neo ministro dell’istruzione Bianchi è ritornato sulla possibilità di allungare il calendario scolastico. Secondo Bianchi esiste un problema di mancato apprendimento. Lo stesso problema non sarebbe risolvibile semplicemente posticipando la fine delle attività didattiche a fine giugno.

Queste le sue affermazioni: “il problema degli apprendimenti non si risolve negli ultimi 20 giorni di giugno”. Riferendosi al prossimo anno scolastico ha aggiunto: “dobbiamo lavorare in vista del prossimo anno e aumentare la qualità dell’offerta didattica”.  Bianchi si riferisce alle intenzioni programmatiche del ministero. Attualmente non sono state fornite ipotesi organizzative o didattiche su come migliorare l’offerta didattica.

Il fine è riportare i più piccoli a scuola

Tra le priorità del ministro ci sarebbe quella di riportare i più piccoli a scuola: “riportare i più piccoli in presenza e soprattutto lavorare in vista del prossimo anno scolastico: dobbiamo andare ad un innalzamento della qualità dell’offerta didattica complessiva, spero di avere risorse per interventi sostanziali per garantire un ponte in vista del prossimo anno scolastico”.

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