10 Feb
Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione si è espresso sul nuovo concorso per i dirigenti scolastici nella seduta del 3 febbraio 2022 – potete leggere il suo parere cliccando sul link che trovate in fondo al post.
Quale sarà la tempistica?
Difficile capire quando si svolgeranno le prime prove legate a questa procedura concorsuale. Probabilmente bisognerà aspettare il prossimo autunno. Per ora sappiamo solo che il CSPI ha ribadito la necessità si arrivare al più presto la procedura, che è considerata “un adempimento irrimandabile e indispensabile per assicurare la funzionalità e lo sviluppo delle scuole”.
Rivedere la tabella titoli
Il CSPI propone di rivedere la tabella dei titoli culturali valorizzando i titoli acquisiti nelle aree che rientrano negli ambiti coerenti con la professione. Il DS deve avere competenze pedagogiche affiancate dalle competenze di gestione di un’organizzazione complessa com’è la scuola. Questo lavoro “richiede punti di vista plurimi e integrati: il management, la leadership, le relazioni, i contenuti culturali, l’ambiente e il clima, le metodologie, la crescita, la progettualità. In questo modo s’incrociano gli orizzonti della pedagogia con quelli delle teorie dell’organizzazione e della responsabilità”.
Anche le prove concorsuali dovrebbero valorizzare tali competenze di carattere pedagogico, organizzativo e gestionale.
Mai più reggenze?
Il CSPI chiede la regolarità dell’indizione e dell’attuazione delle procedure concorsuali- L’obiettivo è quello di assicurare la presenza di un DS in ogni scuola evitando il più possibile il ricorso alle reggenze. Per questo sostiene l’indizione di questo genere di concorsi con cadenza triennale dopo aver stabilito quanti posti sono vacanti.
Chi può fare il concorso per DS?
Il Cspi chiede che possano partecipare al concorso anche il personale docente ed educativo con contratto a tempo determinato. L’unica condizione è che abbiano alle spalle dei servizi per almeno cinque anni e laurea magistrale o specialistica o altro titolo equivalente.