CCNI mobilità,. Resoconto della riunione di oggi. Ribadito il NO ai blocchi dei trasferimenti

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Dopo l’incontro con il ministro Bianchi del 4 gennaio scorso, la Gilda (insieme al Cgil, Cisl, Uil e Snals) ha deciso di riattivare le relazioni sindacali senza, tuttavia, rinunciare alle rivendicazioni avanzate con la mobilitazione e lo sciopero del 10 dicembre. Dunque, oggi abbiamo partecipato alla contrattazione diretta al rinnovo del CCNI sulla mobilità che, come sapete, è ormai scaduto. Nel corso della riunione abbiamo evidenziato la nostra indisponibilità a sottoscrivere un accordo che rechi deroghe peggiorative rispetto a quello, già limitante, del precedete triennio. La delegazione ministeriale, peraltro, oltre a proporci una bozza di accordo che recepisce tutti i vincoli sulla mobilità previsti dalle norme di legge, vincoli rispetto ai quali abbiamo ribadito la nostra netta contrarietà, si è spinta fino a proporre ulteriori limitazioni alla mobilità da e verso il sostegno.


Abbiamo manifestato all’Amministrazione la nostra netta contrarietà anche rispetto a questa ulteriore proposta peggiorativa e abbiamo ribadito la nostra posizione circa la necessità di rimuovere i vincoli alla mobilità utilizzando lo strumento della contrattazione collettiva.


In merito alle soluzioni adottabili per raggiungere questo obiettivo, abbiamo fatto presente che l’articolo 2 del D. Lgs. 165/2001 consente margini di manovra che, seppure assai ristretti, potrebbero, in qualche misura, consentire al tavolo negoziale di introdurre deroghe ai vincoli senza violare il perimetro della legge.
L’Amministrazione, però, ci ha rappresentato l’indisponibilità del governo ad accogliere le nostre proposte, indisponibilità già manifestata tramite il mancato accoglimento degli emendamenti presentati in sede di approvazione della legge di bilancio, e ci ha informato circa la propria intenzione di chiudere la partita sulla mobilità entro la fine di gennaio, per non vanificare gli esiti delle cessazioni che, quest’anno, sono state effettuate con largo anticipo, proprio per consentire alla mobilità di fruire di tutti i posti vacanti.

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