11 Nov
La normativa vigente impone al Datore di Lavoro (Dirigente Scolastico) (D. Lgs. 645/98, Legge 53/00, D. Lgs.151/2001 e D. Lgs. 81/08) di valutare i rischi anche in relazione alla gravidanza, puerperio e all’allattamento e di identificare luoghi di lavoro “sicuri” ove permettere alla donna in gravidanza di continuare a svolgere la sua attività.
L’iter:
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Entro 30 giorni dal parto la Docente neo mamma deve presentare al Dirigente scolastico il certificato di nascita del bambino.
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Successivamente, per i primi tre mesi dopo il parto, la lavoratrice fruirà del normale congedo di maternità, che potrà prolungarsi fino a quattro mesi se la stessa ha scelto di lavorare fino all’ottavo mese di gravidanza, in modo da avere un mese di maternità prima del parto e 4 mesi dopo.
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Al rientro della lavoratrice dalla maternità il D.S. deve valutare se ci sono rischi per l’allattamento nel rispetto delle linee guida elaborate dalla Commissione dell’Unione Europea. Deve valutare cioè se la mansione a cui la lavoratrice è normalmente assegnata è compatibile con l’allattamento oppure se i suoi compiti rischiano di recare pregiudizio o possono essere nocivi per la sua salute e in tal caso adotta le misure necessarie affinché il problema venga risolto.
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Se la neo mamma potrebbe trovarsi esposta a dei rischi, allora deve essere assegnata ad una mansione diversa e non a rischio fino ai 7 mesi di vita del bambino. (Ad esempio un’insegnante potrebbe essere spostata di classe e impiegata in biblioteca qualora la consueta attività lavorativa la costringa a uno sforzo fisico notevole o a una postura scorretta o all’esposizione a malattie infettive stando a stretto contatto con i bambini).
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Qualora invece, non fosse possibile assegnare una mansione diversa alla neomamma, alla stessa spetta l’astensione dal lavoro fino al settimo mese.
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In questo caso la lavoratrice deve presentare una comunicazione scritta all’Ispettorato Territoriale del Lavoro competente.
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Il relativo modulo scaricabile qui, va compilato on line, stampato, firmato e consegnato insieme alla seguente documentazione al Dirigente scolastico che a sua volta provvederà all’invio di tutta la documentazione richiesta all’Ispettorato di competenza.
Documenti da allegare a cura del docente:
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certificato di nascita del figlio o autocertificazione ai sensi del DPR 445/2000;
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Ricevuta che attesti l’invio dello stesso certificato entro 30 giorni dalla nascita del figlio al datore di lavoro
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Copia documento e codice fiscale del richiedente.
Documenti da allegare a cura del Dirigente scolastico:
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dichiarazione del datore di lavoro con l’indicazione della mansione o il lavoro vietati cui è adibita la lavoratrice e con la precisazione dell’impossibilità di adibirla ad altre mansioni sulla base di elementi tecnici attinenti all’organizzazione dell’azienda;
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DVR redatto da datore di lavoro;