25 Mag
Continua a far discutere il decreto Sostegni bis. Oltre alle misure previste per la scuola c’è anche quella relativa ai corsi “di recupero” dal primo settembre – che è una riproposizione della norma già prevista nel 2020.
Cosa dice il Decreto Sostegni bis
Il Decreto sostegni bis, all’art. 58 lettera c del comma 1, stabilisce che:
“Con una o più ordinanze del Ministro dell’istruzione, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze e con il Ministro per la pubblica amministrazione, per l’ordinato avvio dell’anno scolastico 2021/2022, possono essere adottate, nei limiti degli ordinari stanziamenti di bilancio, anche in deroga alle disposizioni vigenti, misure volte (….) a prevedere che a partire dal 1° settembre 2021 e fino all’inizio delle lezioni siano attivati, quale attività didattica ordinaria, l’eventuale integrazione e il rafforzamento degli apprendimenti, senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica”.
La norma stabilisce che sarà necessaria un’ordinanza del MIUR. E comunque spetterà alle scuole decidere se far partire corsi di recupero con delibera del collegio docenti. L’unica retribuzione prevista per queste attività potrebbe essere rappresentata da risorse già a disposizione della scuola – che quindi non comporta nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica.
La norma dell’anno passato
Una norma simile era prevista dal Decreto 8 aprile 2020, n. 22, articolo 1 (e quindi riferita al precedente anno scolastico):
“Con una o più ordinanze del Ministro dell’istruzione possono essere adottate, per l’anno scolastico 2019/2020, specifiche misure sulla valutazione degli alunni e sullo svolgimento degli esami di Stato conclusivi del primo e del secondo ciclo di istruzione, nei casi e con i limiti indicati ai commi successivi. Le ordinanze di cui al comma 1 definiscono le strategie e le modalita’ dell’eventuale integrazione e recupero degli apprendimenti relativi all’anno scolastico 2019/2020 nel corso dell’anno scolastico successivo, a decorrere dal 1° di settembre 2020, quale attività didattica ordinaria”.
Sul tema chiudo ricordando che questo tipo di attività rischia di togliere tempo alle attività necessarie al normale avvio del prossimo anno scolastico. Tra impegni collegiali, dipartimentali e settoriali ci sono già tante cose da fare all’inizio dell’anno.