21 Mag
Il Decreto Sostegni Bis interviene anche sulle modalità di svolgimento dei concorsi ordinari della scuola, con carattere retroattivo, quindi anche su quelli banditi nel 2020. Le nuove modalità di svolgimento semplificate saranno le seguenti:
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in sostituzione della o delle prove scritte, sarà prevista un’unica prova scritta con più quesiti a risposta multipla, volti all’accertamento delle conoscenze e competenze sulla disciplina della classe di concorso o tipologia di posto per la quale partecipa, nonché sull’informatica e sulla lingua inglese. Tali quesiti non saranno preventivamente pubblicati. Vi sarà la possibilità, in ragione del numero di partecipanti, di prevedere, ove necessario, la non contestualità delle prove relative alla medesima classe di concorso, assicurandone comunque la trasparenza e l’omogeneità in modo da garantire il medesimo grado di selettività tra tutti i partecipanti. La prova sarà valutata al massimo 100 punti e sarà superata da coloro che conseguono il punteggio minimo di 70 punti;
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prova orale, di cui il decreto non fornisce indicazioni;
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valutazione dei titoli, di cui il decreto non fornisce indicazioni;
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formazione della graduatoria sulla base delle valutazioni di cui alle lettere a) b) e c), nel limite dei posti messi a concorso;
Tali concorsi ordinari avranno cadenza annuale. Il Decreto, inoltre, non chiarisce se il superamento o l’ottenimento del punteggio minimo per essere inseriti in graduatoria permetterà di ottenere la relativa abilitazione.
Tali nuove modalità, come già anticipato, varranno per i concorsi già banditi ma non ancora espletati. Il Ministero dell’Istruzione con apposito Decreto dovrà pubblicare i bandi modificati. Non saranno, comunque riaperti i termini e modificati i requisiti di partecipazione. Il Ministero dell’istruzione, inoltre, dovrà con apposito Decreto disciplinare le modalità di redazione dei quesiti della prova scritta, la commissione nazionale incaricata di redigere i quadri di riferimento per la valutazione della prova scritta, i programmi delle prove, i requisiti dei componenti delle commissioni cui spetta la valutazione della prova scritta e della prova orale, i titoli valutabili e il relativo punteggio.
Il Ministero dell’Istruzione, con apposito Decreto entro 90 giorni dovrà riformulare le attività formative, le procedure e i criteri di verifica degli standard professionali, le modalità di verifica in itinere e finale incluse l’osservazione sul campo, la struttura del bilancio delle competenze e del portfolio professionale.
Le immissioni in ruolo dei vincitori, nel limite previsto dal bando di concorso per la specifica regione, classe di concorso o tipologia di posto, in caso di incapienza dei posti destinati annualmente alle assunzioni, possono essere disposte anche negli anni scolastici successivi, sino all’esaurimento della graduatoria, nel limite delle facoltà assunzionali disponibili per i concorsi ordinari.
I candidati che partecipano ad una procedura concorsuale e non superano le relative prove non potranno presentare domanda di partecipazione alla procedura concorsuale successiva per la medesima classe di concorso o tipologia di posto per la quale non hanno superato le prove.
Il Governo, quindi tenta di disciplinare con procedure concorsuali annuali e puntuali, l’assunzione dei nuovi docenti, tentando di portare a regime un sistema che negli anni ha prodotto circa 250.000 precari.