29 Mar
Il Sole 24 Ore segnala un piano del governo Draghi per arrivare alla stabilizzazione di almeno 60.000 precari, perché non si vuole ripetere il record di 200mila supplenti del settembre scorso. Un piano dai contorni un po’ confusi da quello che si può leggere.
Un altro concorso
Visto che il concorso straordinario porterebbe al massimo a 32.000 immissioni in ruolo – ma quante commissioni riusciranno a produrre una graduatoria valida in tempo per le prossime immissioni in ruolo? – si sta pensando ad un concorso per soli titoli e servizi che preveda un primo anno formativo e l’immissione in ruolo nell’anno scolastico 2022/2023.
Le altre ipotesi
A quanto sembra il ministero starebbe pensando anche a due ipotesi:
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lo sblocco della mobilità e l’addio al vincolo dei cinque anni
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il rinvio di un anno della mobilità e la conferma di tutti i precari sui posti attualmente occupati
La seconda ipotesi appare campata in aria, visto che teoricamente si riuscirebbe ad avere tutti i precari in cattedra subito, ma si scontrerebbe con una marea di ricorsi che finirebbe per rendere l’inizio dell’anno quanto mai complicato. Avere o non avere l’accordo con i sindacati – che comunque vedo molto difficile – non ridurrebbe certo il flusso di carta bollata.
(Da InfoDocenti.it)