26 Mar
Istituito nel 2020 dal Consiglio dei Ministri su proposta del titolare della Cultura, Dario Franceschini, il Dantedì ricorre il 25 marzo, giorno in cui, secondo gli studiosi, nel 1300 il Sommo Poeta mosse i primi passi del suo viaggio nell’oltretomba, con la discesa agli Inferi guidato dal maestro Virgilio.
Questa prima edizione della Giornata Nazionale dedicata a Dante ha un sapore speciale perché cade a 700 anni dalla morte del padre della lingua italiana.
Molto fitto il calendario delle iniziative promosse per celebrare l’importante ricorrenza, di cui si può leggere nella pagina realizzata ad hoc nel sito del ministero dei Beni Culturali.
In occasione del Dantedì, riproponiamo la lettura dell’intervista realizzata da Professione Docente nel maggio 2020 al professor Emilio Pasquini (nella foto), filologo, tra i maggiori studiosi di Dante in Italia, professore emerito presso l’Alma Mater Studiorum – Università degli Studi di Bologna, dove ha insegnato Letteratura Italiana, scomparso lo scorso novembre.
“Ciò che dovrebbe stare a cuore a uno studioso di Dante è il primato dell’alta divulgazione, col coinvolgimento dei giovani e la scommessa di un’emozione collettiva” (Emilio Pasquini, “Professione Docente” maggio 2020)
ph. credit: canale YouTube Società Dante Alighieri