Si può accettare una supplenza anche se si è in quarantena, si è positivi al covid o semplicemente in malattia

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In questi giorni spesso si verifica che il docente convocato per una supplenza sia in isolamento/quarantena, oppure è positivo al Covid. Più semplicemente capita anche solo che l’aspirante alla supplenza sia in malattia. Il timore, da parte dell’insegnante, è quello di perdere la supplenza e che la stessa di conseguenza sia assegnata a chi ha un punteggio inferiore. In realtà è possibile congelare la supplenza chiedendo il differimento della presa di servizio. La nota 26841 del 5 settembre 2020 infatti è chiara in tal senso:
“E’ inoltre estesa al personale a tempo determinato la possibilitàdi differire la presa di servizio per i casi contemplati dalla normativa(es. maternità, malattia, infortunio, etc…)”, quindi anche isolamento/positività per covid, ma anche semplice malattia. Ovviamente si dovrà presentare idonea documentazione alla scuola che attesti l’impossibilità alla presa di servizio.

La decorrenza giuridica ed economica della supplenza, e quindi il punteggio, partiranno dal giorno in cui ci si potrà presentare a scuola per prendere servizio. Nel caso particolare di quest’anno scolastico, in cui molte classi sono in dad, ci potrebbe essere un’unica eccezione. Se il docente si trovi in isolamento/quarantena causa covid, ma non in malattia, e le classi per le quali è stato chiamato per la supplenza sono tutte in dad, si potrebbe chiedere di prendere servizio da subito senza una presenza fisica a scuola, potendo comunque svolgere la DDI, cosa non contemplata per chi è in malattia per covid o altre case, che dovrà comunque chiedere il differimento della presa di servizio.

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