01 Mar
Il vaccino AstraZeneca ha incontrato diverse resistenze, in Italia e non solo, perché è stato bollato da molti come un vaccino di serie B, visti i risultati sulla sua efficacia rispetto alle alternative oggi sul mercato.
Efficacia all’80%
Su The Lancet è stato pubblicato un nuovo studio sull’efficacia del vaccino Astrazeneca. Secondo i nuovi dati, l’efficacia contro il Covid salirebbe all’81,3% con una seconda dose somministrata a 3 mesi dalla prima, contro un’efficacia del 55% se il richiamo viene fatto entro le 6 settimane.
A quanto risulta dallo studio, la singola dose è molto efficace nei primi tre mesi dalla sua somministrazione – si arriva al 76% a 22 giorni dall’inoculo. La sperimentazione ha riguardato 17.178 partecipanti over 18 tra Gran Bretagna, Brasile e Sudafrica.
Quasi azzeramento del rischio di ricovero
Da rilevare poi che secondo Stefania Salmaso, epidemiologa dell’Associazione italiana di epidemiologia – è stata intervistata dalla Repubblica -, grazie ad AstraZeneca “casi gravi e ricoveri subiscono una riduzione importantissima, dove le campagne procedono”.
“AstraZeneca in Scozia sembra aver funzionato molto bene anche nel prevenire i casi gravi e i ricoveri fra gli anziani, mentre noi in Italia a causa della carenza di dati sulle età più avanzate, all’interno delle sperimentazioni, abbiamo limitato la raccomandazione a 65 anni”.
Effetti collaterali
Non possiamo dimenticare di scrivere anche un’altra cosa. A quanto sembra, la prima dose di AstraZeneca sembra avere effetti collaterali più forti rispetto agli altri vaccini in commercio. Secondo i medici questi effetti sono da collegarsi al diverso funzionamento – da una parte il vettore virale, negli altri casi a base di mRNA.