Classi pollaio. Di Meglio: nessuna abolizione nonostante la pandemia. Disattesi gli impegni del ministero, tra pochi giorni organici con classi che, soprattutto nelle grandi città, supereranno i 30 studenti

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Considerato che ci troviamo ad affrontare il secondo anno scolastico in pandemia, il minimo che ci saremmo attesi da parte del ministero dell’Istruzione era l’eliminazione delle classi pollaio. Un impegno assunto dalla ministra Azzolina in un incontro con i sindacati, avvenuto nello scorso luglio, durante il quale aveva comunicato la possibilità di derogare ai criteri sul numero di alunni per aula fissati dalla legge 133/08 che, imponendo l’innalzamento dei parametri, ha provocato il fenomeno del sovraffollamento delle aule. E invece tra pochi giorni gli organici saranno definiti esattamente con gli stessi criteri, cioè con classi che, soprattutto nelle grandi città, supereranno i 30 studenti”. A dichiararlo è Rino Di Meglio, coordinatore nazionale della Gilda degli Insegnanti.

Ovviamente poco o nulla è stato fatto anche sul fronte dell’edilizia, che registra una drammatica carenza di locali idonei a consentire il necessario distanziamento. I mesi trascorsi finora dall’inizio dell’anno scolastico, insomma, non sono serviti a delineare interventi organici sulle principali criticità, ovvero spazi e organici che sono rimasti sostanzialmente immutati. A questo punto – conclude Di Meglio – vorremmo capire dove siano finiti gli investimenti sulla scuola sbandierati in continuazione dall’Amministrazione di viale Trastevere”.

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