Restrizione degli spostamenti, rischio fuga dalla scuola prima di Natale

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Senza deroga agli spostamenti per i prof, si rischia di non poter garantire gli ultimi giorni di lezione a scuola

Fino il governo ha fatto, come gli capita spesso, orecchie di mercante. E non ha ascoltato – almeno finora – le richieste di prevedere deroghe alle regole per gli spostamenti per gli insegnanti provenienti da esponenti della maggioranza, uffici scolastici regionali e ANP.

Qual’è il problema?

In nove regioni, e più precisamente in Lombardia, Piemonte, Lazio, Umbria, Molise, Campania, Puglia, Calabria e Sardegna, l’ultimo giorno di lezione sarà martedì 22, nelle altre undici mercoledì 23. In tutte le regioni italiane una quota molto significativa degli insegnanti tiene famiglia al Sud, e da lunedì 21 partirà il divieto di spostamento tra regioni – che durerà fino a mercoledì 6 gennaio.

Ci vuole una deroga agli spostamenti

Secondo gli uffici scolastici regionali di Lombardia, Piemonte, Veneto, Toscana ed Emilia Romagna, molti insegnanti originari del Sud hanno già chiesto permessi o ferie per tornare a casa prima del 21 dicembre. E non è difficile immaginare che altri insegnanti ricorreranno all’espediente della “malattia tattica”.

Il combinato disposto di questi due fattori potrebbe determinare dei vuoti nel corpo docente che potrebbero avere degli effetti, come ha spiegato correttamente la deputata Pd Lucia Ciampi: “In questo modo per migliaia di alunni le lezioni rischiano di terminare con due giorni di anticipo. Per evitare questa ulteriore riduzione della didattica ed eliminare criticità e polemiche basterebbe posticipare il termine degli spostamenti”.

(da InfoDocenti.it)

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