15 Dic
Nel maggio del 2019 era balzato agli onori della cronaca il caso di una docente di Palermo, la professoressa di italiano Rosa Maria Dell’Aria che era stata sospesa per due settimane. Il provvedimento disciplinare era partito dopo che, per la Giornata della Memoria del 27 gennaio del 2019, i suoi studenti avevano accostato le leggi razziali del ’38 al decreto sicurezza del ministro Salvini. Ne era nato un caso politico, con opposizione e maggioranza dell’allora governo giallo verde che avevano utilizzato quanto accaduto alla professoressa per darsi battaglia sul decreto sicurezza. C’era stato finanche l’incontro tra l’allora ministro degli interni Salvini, il ministro dell’istruzione Bussetti e la stessa docente, con la promessa di rimuovere la sanzione. In realtà con l’autonomia scolastica nessuno ha potuto rimuovere la sanzione alla docente e l’unico modo è stato quello di ricorrere al giudice del lavoro. La docente ha infatti presentato ricorso presso il tribunale di Palermo che ha dichiarato illegittimo il provvedimento disciplinare e ha annullato la sanzione con la restituzione dello stipendio per le due settimane di sospensione.