23 Nov
Ecco cosa dice il report di Cittadinanzattiva sugli effetti del Covid19 sulla scuola
Cittadinanzattiva si occupa ogni anno di monitorare la situazione dell’edilizia scolastica in Italia. Quest’anno ha cercato anche di occuparsi, a suo modo, dell’impatto della pandemia sulla scuola.
Servizi tagliati
Il quadro che tratteggia questo movimento di partecipazione civica parte dalle risposte da te ad un questionario online, tra ottobre e novembre 2020, da 327 genitori, docenti, studenti e dirigenti scolastici relativamente a 233 scuole appartenenti a 17 regioni.
Le assenze più rilevanti in questo anno particolarmente complicato sono i docenti – in quasi una scuola su due (il 44%) -, seguiti dai collaboratori scolastici (il 225) e gli insegnanti di sostegno (il 19%). La prima assenza in particolare non dipende dalla pandemia ma da scelte scellerate della ministra – aggiungo io.
A causa del Covid, il 26% delle scuole ha ridotto l’orario, il 65% circa ha sospeso il servizio di pre e post scuola, ed il 39% ha dovuto “tagliare” il servizio mensa. Infine il 21% non ha più il trasporto scolastico.
La situazione degli edifici scolastici
Cittadinanzattiva continua ad occuparsi anche della situazione dell’edilizia scolastica in Italia. La pandemia non può far passare in secondo piano la pessima situazione in cui si trovano le scuole italiane. Questo movimento ha censito 50 fra episodi di crolli, distacchi di intonaco, caduta di finestre, muri di recinzione ed alberi in prossimità delle scuole tra agosto 2019 e novembre 2020. Questo genere di eventi legati all’edilizia scolastica sono stati 326 negli ultimi sette anni – 11 da settembre di quest’anno.
Il rischio sismico
Un altro grosso problema legato all’edilizia scolastica in Italia è il rischio sismico: 17.343 scuole – il 43% del totale – si trovano in zone a rischio sismico elevato. Di queste scuole, 4.176 hanno inviato richieste di finanziamento al Ministero dell’Istruzione per effettuare le verifiche di vulnerabilità sismica. Solo il 40% sono state finanziate.
Gli interventi da attuare
Secondo Adriana Bizzarri, coordinatrice nazionale Scuola di Cittadinanzattiva, sarebbe necessario intervenire, entro il prossimo biennio, con indagini diagnostiche di soffitti e solai di edifici scolastici -prevedendo anche i relativi interventi.
A questo fine bisogna stanziare 150 milioni di euro all’anno per scongiurare altri crolli, oltre a prorogare i poteri commissariali a sindaci e presidenti di provincia perché accelerino gli interventi. Tra le proposte avanzate c’è anche l’approvazione della Legge quadro sulla sicurezza scolastica e la predisposizione di “un piano urgente per un biennio sfruttando la temporanea chiusura delle scuole secondarie di II grado, per scongiurare eventi incontrollabili e drammatici”.
(da InfoDocenti.it)