28 Mag
Il governo Draghi ha corretto all’ultimo la svista dei docenti di matematica della scuola media. Il risultato Buone notizie per gli aspiranti prof ma soprattutto per i nostri ragazzi: i posti in palio per il concorso sprint di matematica raddoppiano, da tre a seimila. Il governo Draghi ha corretto all’ultimo momento la svista, se di svista si trattava, dei prof delle medie dimenticati dal decreto Sostegni bis e ha incluso anche loro, oltre ai colleghi delle superiori, nella procedura veloce che servirà a mandare in cattedra fin dal primo settembre nuovi docenti di matematica, fisica e informatica di cui c’è cronica mancanza nelle nostre scuole. Nella versione definitiva del decreto pubblicata in Gazzetta ufficiale ai 282 posti per fisica (classe di concorso A020), ai 1.005 per matematica (A026), ai 815 per matematica e fisica (A027) e ai 903 per scienze e tecnologie informatiche (A041), tutti e solo per docenti di scuola secondaria superiore, sono stati aggiunti anche i 3.124 posti per insegnanti di matematica e scienze delle medie (A028) che fino all’ultimo non erano stati nemmeno menzionati.
Non solo Stem
I numeri sono sempre gli stessi già previsti dal concorso ordinario bandito ormai più un anno fa ma rimasto in sospeso a causa del Covid. In tutto sono in palio 33 mila posti (per mezzo milione di candidati:tutti quei neo laureati finora esclusi dalle procedure semplificate riservate ai precari), ma mentre per le altre discipline – italiano incluso di cui pure ci sarebbe altrettanto bisogno stando ai risultati dei ragazzi e delle ragazze italiane nei test Invalsi e in quelli Ocse-Pisa – bisognerà aspettare ancora, per i docenti di matematica il governo, coerentemente con l’investimento più generale previsto anche dal Pnrr per il potenziamento delle cosiddette materie Stem (science, technology, engineering, technology), ha deciso di anticipare la procedura semplificata prevista dalla legge Brunetta già all’estate: prova scritta a crocette più orale da fare praticamente subito visto che le graduatorie dovranno essere pronte entro fine luglio.
Tentar non nuoce
Lo scritto si comporrà di 50 domande a risposta multipla: 40 sui programmi relativi a ciascuna classe di concorso più 5 di informatica e 5 di inglese. La prova si svolgerà al computer e durerà 100 minuti: qualora il numero di candidati lo richiedesse, è possibile che si svolga in giorni diversi e dunque su quesiti diversi ma equivalenti ai fini della valutazione dei candidati. Ogni risposta esatta vale 2 punti, mentre le risposte sbagliate valgono quanto quelle non date: zero. Poiché non è previsto un punteggio negativo, in caso di incertezza conviene comunque lanciarsi e barrare una delle 4 risposte possibili invece di lasciare in bianco. Il punteggio finale massimo previsto è 100 punti, per passare la prova bastano 70 punti.
Corsa contro il tempo
L’obiettivo è immettere in ruolo i vincitori già dal 1° settembre. Per farlo bisognerebbe però chiudere le graduatorie entro il 31 luglio, traguardo tutt’altro che scontato visto che il decreto deve ancora ripassare da entrambe le Camere per essere convertito in legge. Per questo, a mo’ di incentivo, il governo ha previsto di raddoppiare i compensi previsti per legge per il presidente e i componenti delle commissioni d’esame che riusciranno a completare le operazioni in tempo. Si tratta, evidentemente, di una vera e propria corsa contro il tempo, tanto che il testo in Gazzetta già mette per iscritto l’ipotesi di ritardi. Due i casi previsti: nel primo, quello in cui le graduatorie fossero pronte entro il 3o ottobre, si procede comunque con l’assunzione in corso d’anno, a scapito dei supplenti che nel frattempo avessero coperto i posti rimasti vacanti. Se però ci fossero ritardi ulteriori, allora le immissioni in ruolo avverranno a partire da settembre 2022.
(da InfoDocenti.it)